Tutte le Notizie

Sversamento a Genova: 500 metri cubi di petrolio grezzo nei torrenti

All’origine del disastro c’è l'esplosione in una raffineria e la conseguente rottura di un tubo che secondo il pm di Genova Alberto Landolfi “non dovrebbe rompersi nemmeno in caso di eventi naturali”. Per questo ha aperto un’inchiesta. Accade a Genova, dove circa 50 mila litri di petrolio hanno inondato i torrenti

 

Un tubo di 40 centimetri di diametro è esploso sottoterra. Un botto sordo, poi solo nero. E’ il colore del greggio che inonda il rio Pianego, il torrente Fegino e a seguire il Polcevera, uno dei principali corsi d'acqua che attraversano Genova e che arriva fino alla foce e al mare.
E’ accaduto nella tarda serata di domenica. E immediato scatta l'allarme inquinamento in Valpolcevera. Si temono gravi danni all'ambiente.
"Non è accettabile che una conduttura si rompa così. Non dovrebbe rompersi neppure in caso di eventi naturali disastrosi" ha detto il pm Alberto Landolfi, che ha aperto un'inchiesta sul caso.
Migliaia di litri di greggio sono fuoriusciti dall'oleodotto che dalla nave maltese Sea Dance, nel porto di Genova Multedo, veniva pompato sino alla raffineria Iplom a Busalla. Si stima una fuoriuscita di 500 metri cubi di petrolio grezzo, dai 40 mila ai 50 mila litri.
L'allarme viene lanciato anche dalla Iplom che si accorge del guasto perché manca la pressione nella rete. Il pompaggio viene bloccato. Sul posto, a Fegino arrivano tutte le squadre di turno dei vigili del fuoco, in mare le motovedette della Capitaneria di Porto, che posizionano le panne di contenimento per impedire che il greggio finisca in mare. Fortunatamente la portata d'acqua del Fegino e del Polcevera è minima. La mobilitazione per bloccare il greggio e limitare il danno ambientale scatta anche l'intervento dei tecnici dell'Arpal, l'Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente della Liguria.
Dai primi risultati risulta che non ci sono veleni nell'atmosfera. L’assessore alla protezione civile del Comune di Genova Gianni Crivello consiglia agli abitanti di Fegino e Borzoli di non uscire di casa e di chiudere le finestre. Così come è stata chiusa anche la strada per Rivarolo, poi riaperta a senso unico alternato. In via precauzionale sono state tenute chiuse anche le scuole elementari di Borzoli.
L'indagine sullo sversamento è avviata con un fascicolo a carico di ignoti dal sostituto procuratore Landolfi, che ha posto sotto sequestro l'oleodotto. Ipotesi di accusa: disastro ambientale colposo. Il sindaco di Genova, Marco Doria, e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, spiegano che non c’è pericolo per la salute pubblica: “Stiamo valutando di chiedere risarcimento per i danni subiti e lo stato di emergenza".

Fonte: ilgiornaledellaprotezionecivile

Aree di Emergenza

 

             

 

Allerta IN CORSO

Meteo

 
Meteo Toscana

LaMMA

APP x Smartphone

 

 

Applicazione per informazioni ai cittadini

Leggi la notizia

 

 




A.I.B. - Incendi Boschivi


Cont@ttaci
FAQ


  

Accesso Utenti

Cerca nel Sito

DMC Firewall is a Joomla Security extension!