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Sulle coste calabre e laziali il mare si è ritirato di 20-30 cm.
Un fenomeno non preoccupante quello avvenuto giovedì scorso: il mare sulle coste di Calabria e Sicilia si è abbassato di 20 - 30 centimetri per qualche ora. L'INGV esclude che ciò sia sia dovuto ad attività sismica o vulcanica, tuttavia il DPC invita a segnalare eventuali fenomeni analoghi.
"Tale fenomeno - fanno sapere dal Dipartimento della Protezione civile - è stato registrato anche dalla rete mareografica italiana gestita da Ispra-Istituto Superiore per la Protezione e la Sicurezza Ambientale che, alla stazione mareografica di Anzio, ha rilevato una variazione totale di livello del mare di circa 20-30 cm".
"Secondo i rilievi dell'Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - informa ancora il Dipartimento - si esclude che il fenomeno sia stato provocato da attività sismica o vulcanica nell'area: le cause sono tuttora in corso di approfondimento da parte dei tecnici, ma al momento l'ipotesi più accreditata è legata all'influsso di una perturbazione atmosferica di origine nord-africana".
Sebbene non usuale per le coste tirreniche dell'Italia centro-meridionale, la repentina variazione del livello del mare è fenomeno abbastanza frequente in alcuni tratti delle coste italiane, ad esempio nel canale di Sicilia, dove prende il nome di marrobbio ed è associato a particolari condizioni meteo-climatiche.
"È utile ricordare - conclude la nota del DPC - che, seppure in presenza di eventi di limitata entità, è comunque consigliabile nel caso si osservino fenomeni analoghi darne notizia alle Capitanerie di Porto e allontanarsi dalla spiaggia, portandosi verso aree più elevate".
Fonte: ilgiornaledellaprotezionecivile.it