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ISOLA D'ELBA - Sinkhole, la replica della Regione alle dichiarazioni del sindaco di Rio Elba

 

 

FIRENZE -    "La Regione non è stata affatto assente finanziariamente rispetto al problema dei sinkhole all'Isola d'Elba". Così il responsabile della Protezione civile regionale Nino Melara replica a quanto dichiarato alla stampa dal sindaco di Rio Elba Claudio De Santi dopo la riunione che si è tenuta nei giorni scorsi negli uffici della Protezione civile.

"Nei primi mesi del 2013, appena si sono prodotte le prime voragini
– così Melara riepiloga la situazione - la Regione è prontamente intervenuta dichiarando lo stato di emergenza regionale e assegnando
subito risorse per il monitoraggio della situazione. Tale monitoraggio, che è ancora in corso e si protrarrà fino all'ottobre di quest'anno, ha permesso di individuare prontamente in questo periodo situazioni di rischio che hanno consentito di evitare pericoli alle persone. Le risorse destinate al monitoraggio sono state complessivamente di 150.000 euro".

"Inoltre - prosegue Melara - per far fronte alle criticità determinate alla strada provinciale 26 dal problema dei sinkhole, sempre come  amministrazione regionale abbiamo finanziato la realizzazione di un bypass per circa 285.000 euro con uno stanziamento regionale complessivo di circa 435.00 euro.  A fronte di queste risorse, l'unico impegno che spettava ai sindaci dei due comuni di Rio Marina e Rio Elba era quello di produrre un piano di protezione civile particolareggiato per l'area interessata dai sinkhole. Dal giugno 2013 questo piano ci è pervenuto ufficialmente solo nel gennaio del 2015".

Peraltro a fine dicembre 2014 è emersa la richiesta di approfondire
con uno studio particolareggiato il fenomeno per un costo preventivato di circa 180.000 euro. "Benché le risorse richieste fossero rilevanti – sottolinea il responsabile regionale della Protezione civile – e tenendo comunque conto che il monitoraggio in atto durerà fino all'ottobre 2015, la Regione si è resa disponibile a trovare le risorse da destinare a questo studio. E questo nonostante le difficoltà del bilancio regionale, dovute ai tagli statali, e quelle derivanti dall'imminente chiusura dell'esercizio finanziario".

Nell'incontro dell'altro giorno cui fa riferimento il sindaco De Santi, è stato individuato il percorso amministrativo per accedere alle risorse destinate allo studio che sarà finanziato con fondi del Documento annuale per la difesa del suolo (annualità 2015) o, in loro mancanza, direttamente dalla Protezione Civile. Comunque è stato specificato al sindaco che le risorse sarebbero state individuate entro il giugno di quest'anno, un impegno che sarà formalizzato nei prossimi giorni dal presidente della Regione Enrico Rossi che ha seguito costantemente l'evolversi della situazione.

 "In attesa di avviare l'iter necessario alla formalizzazione dell'impegno finanziario – conclude Melara - è stato proposto di realizzare lo studio per stralci, invitando i sindaci a procedere con le loro risorse, fermo restando l'impegno della Regione a rimborsare tali spese. I sindaci si sono detti d'accordo. Quindi non corrisponde al vero che la riunione sia stata inutile, come si evince invece dalle dichiarazioni riportate dalle cronache".

6 marzo 2015 | 15:49

Fonte: toscana-notizie

Le dichiarazioni el Sindaco De Santis da IL TIRRENO del 3 marzo 2015

Voragini al Piano, il sindaco di Rio contro la Regione: "Non ci danno i soldi"

Il terreno si muove ancora, ma mancano i fondi per gli studi sul fenomeno: "Scenderemo in strada" di Luigi Cignoni

 

 

Una delle voragini nella strada del...Una delle voragini nella strada del Piano

RIO NELL’ELBA. Disposti anche al presidio del strada del Piano giorno e notte, pur di trovare una soluzione al fenomeno delle voragini sulla Provinciale. Lo dichiara il sindaco di Rio nell'Elba, Claudio De Santi all’uscita dalla sala in Regione, dove si teneva il tavolo tecnico di Protezione civile.

 

 

Claudio De Santi e Renzo Galli chiedono l’aiuto ai colleghi: «Al Piano sono a rischio le infrastrutture di Asa e Enel»

 

È disposto a tutto il primo cittadino, anche a scendere provocatoriamente in strada, proprio in quella disastrata. Non ci sono soldi (180 mila euro), che avrebbero dovuto finanziare gli studi necessari, a risolvere la situazione di emergenza. La Regione non ce li ha, nonostante le forti rassicurazioni che quel denaro sarebbe stato messo a disposizione.

 

All’epoca, era stato lo stesso governatore Enrico Rossi a parlarne in un colloquio avuto con il sindaco di Rio Marina, Renzo Galli.

 

«In ultima definizione – scrive il primo cittadino di Rio nell'Elba - relativa all’approvazione del Piano protezione civile generale di Rio nell’Elba e Piano di Protezione civile “sinkhole” di Rio nell’Elba e Rio Marina si conferma nella riunione stessa che i due Comuni elbani attendono il parere di conformità e/o eventuali osservazioni da parte della Regione Toscana a cura dell’ingegner Covelli. Solo dopo questo atto sarà possibile procedere alla approvazione definitiva».

 

 

 


 

«Al di là di questo singolo aspetto procedurale che interessa solo i due Comuni di Rio - e qui si entra nel vivo - i dirigenti della Protezione civile e della difesa del suolo stanno ancora cercando di individuare nel bilancio regionale la disponibilità dei 180mila euro, per dare avvio agli studi sulla sinkhole. Quindi attualmente non ci sono fondi di bilancio certi, liquidi ed esigibili».

 

La Gestione associata del turismo si era detta disponibile ad anticipare la somma, ma solo dopo esser sicura che la Regione coprisse il prestito. «L’attivazione di un eventuale fondo di rotazione - continua ancora la nota di Claudio De Santi - con denaro derivante dalle Gestioni associate del turismo, non potrebbe quindi trovare la sua naturale copertura. Tuttavia la parziale buona notizia, data l’urgenza di provvedere ad avviare quanto meno le indagini idrogeologiche che necessitano circa un anno per la conclusione e raccolta dati sugli emungimenti, mi sono dichiarato disponibile a utilizzare una più cifra modesta (40mila euro) sotto la responsabilità dei due Comuni di Rio nell’attesa che possano essere stanziate le somme dalla Regione Toscana. Tali cifre sono a rischio e potrebbero anche non essere restituite dalla Regione Toscana. Solo successivamente si prenderà in considerazione l’affidamento degli altri studi e cioè indagini microgravimetriche e tomografie geoelettriche 3D che impegnano un arco di circa».

 

Dunque qualcosa si muove e non solo il terreno... Troppo poco per le necessità dei residenti di Rio Elba e Rio Marina che vedono il loro territorio sprofondare. «Ringrazio – conclude il sindaco - il tavolo tecnico di Protezione civile, difesa del suolo, Provincia e università per l’impegno profuso ma purtroppo finanziariamente non determinante. Si riscontra ancora una volta l’assenza dei rappresentanti delle istituzioni regionali (e provinciali) nella volontà di aiutare le Amministrazioni comunali di Rio a risolvere una problematica di rilievo regionale che coinvolge la terza isola d’Italia».

 

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