Tutte le Notizie

Terra trema ancora, nove scosse nella notte. Ieri il decesso di una donna dopo dieci giorni di agonia.

Terra trema ancora, nove scosse nella notte

Ieri il decesso di una donna dopo dieci giorni di agonia

13 giugno, 08:27
ROMA  - Sono state nove le scosse di terremoto registrate nella notte in Emilia. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), delle scosse avvenute tra la mezzanotte e le 5:20 di oggi la più forte è stata alle 3:26 con magnitudo 2.8, ipocentro a 4,9 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni mantovani di Moglia e San Giacomo delle Segnate, e di quelli modenesi di Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Novi di Modena e San Possidonio.

PASSERA PROMETTE, IMPEGNO TOTALE PER RIPARTIRE
dell'inviato Gianluca Angelini
Un "impegno totale" da parte dell'esecutivo. A Finale Emilia, uno dei luoghi simbolo del terremoto che dal 20 maggio scorso ha fatto registrare oltre 1.200 scosse, il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, assicura piena vicinanza del governo a popolazione e aziende garantendo piena disponibilità a "integrare, se necessario, il decreto legge" sulla ricostruzione. Un impegno ribadito dal governo proprio nel paese oggi segnato anche dal decesso di una donna, Martina Aldi, 38 anni, morta per lo spavento dopo dieci giorni di agonia. Davanti ad una platea di imprenditori, riuniti dalla Confindustria Emilia Romagna in un consiglio straordinario dedicato all'emergenza sisma, il ministro Passera mette il sigillo sulla volontà delle istituzioni di sostenere l'Emilia nella difficile partita della risalita. "E' molto più che solidarietà - osserva - stiamo lavorando insieme, da quando è successo il terremoto. E da parte nostra il rapporto con le imprese è continuo e quotidiano: chiaro - ammonisce - che dobbiamo rimodulare insieme ricostruzione e riavvio delle attività in sicurezza". Cosa non facile ma che, a fianco del presidente dell'Emilia Romagna Vasco Errani e del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, Passera lascia intravvedere. Il decreto legge varato dal governo per agevolare il post terremoto, "con delle norme primarie apre la strada alla possibilità di cominciare a lavorare. Naturalmente - argomenta - dovranno essere presi provvedimenti diversi da capannone a capannone, da impresa a impresa per garantire sicurezza, però i presupposti della ripartenza sono stati posti". D'altronde, puntualizza nuovamente il ministro dello Sviluppo Economico, "se sarà necessario, integreremo il decreto: se sarà necessario fare di più, lo faremo". Parole nette pronunciate davanti ad una assise di uomini d'azienda già pronti a ripartire, se verrà data loro la possibilità, a rimboccarsi le maniche, bisognosi di sentire, però, lo Stato al loro fianco. "Non c'é un commissario su cui scaricare - conclude Passera in una sorta di assicurazione -, il governo si sente corresponsabile di tutto quello che velocemente e chiaramente dovremo fare: il nostro impegno è totale". Gli imprenditori emiliani hanno preso nota e, dalla Finale Emilia martoriata dal sisma, che la notte scorsa è ripiombata nel terrore per una scossa di magnitudo 4.3, sperano di poter avviare la rincorsa ai mercati e alla crescita prima possibile. Oggi, intanto, niente esami scritti per 2.500 alunni delle scuole secondarie di I grado. L'esame di Terza Media sarà infatti limitato alla sola prova orale in 23 sedi scolastiche danneggiate dal sisma. Un problema in più nel lento, e faticoso, ritorno alla normalità.
Fonte:www.ansa.it

Aree di Emergenza

 

             

 

Allerta IN CORSO

Meteo

 
Meteo Toscana

LaMMA

APP x Smartphone

 

 

Applicazione per informazioni ai cittadini

Leggi la notizia

 

 




A.I.B. - Incendi Boschivi


Cont@ttaci
FAQ


  

Accesso Utenti

Cerca nel Sito

Our website is protected by DMC Firewall!